Radio Centro
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]A partire dagli anni '70, la parrocchia S. Giorgio Martire di Locorotondo, fortemente sospinta dalla tensione conciliare, ha colto come maturi "segni dei tempi" il dovere di intraprendere un cammino attraverso cui riconsiderarsi e riprogettarsi come Chiesa nell'oggi a Locorotondo. Cammino che ha comportato l'imbocco di alcuni "svincoli" pastorali determinanti e per gli orizzonti concreti a cui guardare e per lo stile di fondo da assumere e conservare. All'interno di questo cammino, pur di fronte ad una più complessa mappa di difficoltà, data la... See more
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A partire dagli anni '70, la parrocchia S. Giorgio Martire di Locorotondo, fortemente sospinta dalla tensione conciliare, ha colto come maturi "segni dei tempi" il dovere di intraprendere un cammino attraverso cui riconsiderarsi e riprogettarsi come Chiesa nell'oggi a Locorotondo. Cammino che ha comportato l'imbocco di alcuni "svincoli" pastorali determinanti e per gli orizzonti concreti a cui guardare e per lo stile di fondo da assumere e conservare.
All'interno di questo cammino, pur di fronte ad una più complessa mappa di difficoltà, data la novità e diversità delle "richieste" insite nell'esperienza da affrontare; pur nella consapevolezza di una situazione di isolamento, almeno allo stato iniziale, si è ritenuto doveroso - negli anni '80 - aprire un nuovo capitolo del come essere realtà ecclesiale nell'oggi, nel territorio di Locorotondo e dintorni: una concreta presenza nei media con una "radio comunitaria" parrocchiale: RADIO CENTRO.
E' nata nel 1987, per conto della parrochhia S. Giorgio Martire, con unaprogrammazione ridotta ed esclusivamente religiosa che, gradualmente, si è aperta a temi e problemi culturali e sociali, assumendo l'obiettivo globale di contribuire ad un più partecipato e comunicato essere Chiesa nell'oggi, alla crescita civile della comunità locale attraverso un costruttivo dialogo con le diverse "voci" e realtà presenti nel territorio.
Presso il "Centro Parrocchiale Don Lisi", a totale carico della parrocchia, con una essenzialissima apparecchiatura, il servizio di alcuni laici ha espresso per i primi tre anni un'attività quotidiana, prevalentemente pomeridiana, limitata ad un numero di ore non superiore a quello richiesto dalla messa in onda del S. Rosario, S. Messa e qualche programma di natura ecclesiale.
Nel 1990 le si è dato uno statuto ed un'organizzazione secondo quanto richiesto dalla legislazione per l'ottenimento della concessione alla radiodiffusione, come radio "comunitaria".
Per far fronte agli adempimenti previsti dalle leggi nazionali per le emittenti, ci si è fatti carico sia sul piano tecnico che organizzativo-programmatico di oneri sempre più gravosi.
Per la disponibilità del "personale" necessario si è via via passati dall'operatore tutto fare alla ricerca di presenze differenziate: tecnici ed autori-conduttori di programmi (con o senza l'apporto di gruppi parrocchiali).
Chi aveva assunto la responsabilità di conduzione generale dell'emittente ha dovuto misurarsi non solo con i risvolti interni - intraecclesiali - dell'attività, ma soprattutto con quelli esterni, regolati da leggi caotiche e situazioni di "mercato" capestro per i più deboli del settore.
L'adeguamento parziale delle apparecchiature e di impianti alle esigenze della nuova programmazione ed effettiva ricezione del "segnale" in tutto il territorio di pertinenza - comuni di Locorotondo, Martina, Cisternino, parzialmente Fasano, Alberobello, Ceglie, Ostuni - ha dato il via ad un crescente flusso di spese rivelatosi non più sostenibile se non sorretto, sia pure dopo la completa ristrutturazione, da un adeguato sostegno di varia natura.
In attesa di ottenere - dopo il biennio di concessione provvisoria - la definitiva concessione governativa all'emissione della radiodiffusione, si è operato a partire dal luglio 1993 lungo due direzioni:
• la sperimentazione di un'autonoma produzione di programmi al limite massimo delle proprie possibilità;
• l'adesione al nucleo delle radio ecclesiali della diocesi di Conversano - Monopoli per poter usufruire - dopo l'acquisto delle necessarie apparecchiature - di una programmazione computabile per il monte ore richiesto dalla legge - senza rinunciare alle ore producibili in proprio.
Il biennio '94 - '95 ha segnato:
• la realizzazione di un palinsesto quotidiano sempre più stabile, con pogrammi a valenza ecclesiale e civile, diffusi sulle frequenze 94.600 e 98.300 MHz secondo questi orari: dalle ore 08.00 alle 13.00 attinti al Network di Conversano - Monopoli - "Radio Amicizia"-; dalle 13.00 alle 20.00 autoprodotti; oltre le 20.00 attinti ancora a Radio Amicizia;
• il completo rifacimento e la risotazione dello studio operativo secondo criteri di funzionalità professionale.
Nel biennio '95 - '96 a fronte:
• della precarietà ed intermittenza con cui Radio Amicizia faceva pervenire il suo "segnale" nelle ore convenute;
• della autonoma acquisita possibilità - giuridica e tecnica - di ripetere i programmi della Radio Vaticana direttamente (senza ricorrere a Radio Amicizia);
• dell'accresciuta capacità produttiva ed erogativa dei programmi autonomi;
ci si è avviati verso il giro di boa del 10° anno di vita con la messa a punto - e sperimentazione - di un palinsesto quotidiano con cui Radio Centro era in grado di offrire il suo servizio 24 ore su 24.
Possibilità raggiunta avendo creduto e sperimentato, anno dopo anno, sempre di più, l'effettiva valenza del servizio radiofonico ai fini di uno stare oggi con la comunità ecclesiale "dentro" la concreta realtà umana del territorio, per illuminarne il suo sentire, pensare e scegliere.
Alla logica delle amplificazioni magisteriali sui media prive di sbocchi, dinamiche pastorali conseguenti, si era preferita quella, costosa ma storicamente doverosa, dei passi quotidiani armonici nei diversi piani di intervento, relativi al mezzo mediatico scelto per stare "nella storia tra la gente".
Il traguardo raggiunto si è però subito prospettato come impegno assumibile per il futuro, se nel frattempo si fossero determinate condizioni tali da rompere l'isolamento con cui la Parrocchia S. Giorgio Martire aveva dovuto far fronte alle diverse esigenze emerse, peraltro fatte presenti in sede diocesana, ma rimaste a suo esclusivo carico.
Si è fatto il punto dell'esperienza maturata nel decennio e ci si è interrogati concretamente sulle prospettive future, in occasione di un incontro specifico tenutosi a Locorotondo con l'arcivescovo Todisco il 2 febbraio del 1997.
Il cammino già percorso è risultato in piena sintonia con le scelte pastorali caratterizzanti la storia della chiesa Locorotondese negli ultimi 25 anni, nel suo sforzo permanente di riconsiderarsi e riprogettarsi come chiesa vivente nell'oggi a servizio della comunità locale.
E' emerso rilevante il coinvolgimento delle oltre 40 persone - con felice sorpresa, riconosciute dall'arcivescovo non appartenenti al pianeta delle "solite facce" - tutte necessarie, nella diversità e consistenza di apporti, alla realizzazione dei vari programmi, concreta espressone di una presenza - a giudizio dell'arcivescovo - significativa oltre che per lo sbocco operativo, per la trama di relazioni interpersonali da tessere e ritessere.
E' stata riscontrata sufficientemente rappresentativa della domanda , problematiche, interessi dei potenziali ascoltatori, la programmazione varata ed in onda lungo tre canali:
• quello ecclesiale (di un sapersi "raccontare" come chiesa a servizio della gente in mezzo a cui si vive; momenti di preghiera comunitaria, di via liturguca, di riflessione spirituale, di illustrazione dei documenti magisteriali, di informazione missionaria, vita della chesa diocesana e vicariale, nei suoi molteplici dinamismi feriali e festivi, "a vantaggio di una Storia che può essere ancora riscattata dalla forza della carità pastorale");
• quello socio-culturale, politico e informativo (problemi, fatti, personaggi, interessi vari a valenza locale anzitutto ma anche nazionale, vagliati a più voci);
• quello d'impostazione giovanile e d'intrattenimento (musica varia, temi ambientali, sport, personaggi e problemi giovanili).
Vengono individuate come "domande" ineludibili per una "ripartenza" sicura ed un servizio complessivamente più fruito e qualificato:
• l'attivazione di un'organica serie di incontri con le istituzioni, associazioni locali per sollecitare rapporti più continui e ribadire l'identità di Radio Centro;
• la ricerca, attraverso un sondaggio, di indicatori della effettiva fruizione dei programmi con relativi giudizi - di massima - sui medesimi;
• l'utilizzo di strumenti ed iniziative di formazione adeguati per gli operatori del settore;
• l'acquisto di una regia automatica per la messa in onda della nuova programmazione;
• un sostegno finanziario da parte della diocesi;
Sulla base di queste indicazioni ed a seguito dell'acquisto della regia automatica si è operato: riconsiderando i singoli programmi in rapporto alla loro effettiva rappresentatività dei settori e temi di riferimento; assumendo come criterio guida per il reperimento di nuovi operatori, a copertura delle cicliche indisponibilità, il coinvolgimento per "contagio" personale, affidando l'acqisizione delle capacità di utilizzo delle nuove apparecchiature ad un "tecnico" interno in grado di svezzare gradualmente gli amici collaboratori.
L'adesione al consorzio radio cattoliche di Blu Sat 2000, come l'inclusione di una fascia di programmi della stessa emittente nel palinsesto feriale-festivo di Radio Centro, ha costituito un aspetto molto significativo della "ripartenza".
Nel corso dell'estate 2000, per una valutazione ad ampio raggio della funzione svolta nell'arco di oltre un decennio, della fruizione effettiva dei vari programmi, della riconosciuta qualità degli stessi, delle variazioni ed integrazioni da apportare, si è distribuito un apposito articolato questionario che ha offerto chiare indicazioni sulle prospettive future entro cui continuare ad offrirlo.
Sono risultate positive quelle sul valore attribuito e sperimentato sul servizio erogato, proibitive quelle sulle condizioni operative future, soprattutto dal punto di vista economico.
In consonanza comunque con lo spirito di fondo dell'intera esperienza maturata, oltre che come risposta al sondaggio effettuato, nel corso del 2001 si è di fatto potenziato il raggio di emittenza di Radio Centro, con l'acquisizione di una nuova frequenza -- la 99.100 MHz - aggiornata la dotazione delle apparecchiature con l'acquisto di una nuova regia automatica, riconsiderata l'intera programmazione con la messa a punto di un palinsesto più ricco e rispondente all'identità dell'emittente.
La crescita è stata consistente e costante, certamente non priva di difficoltà, nel tentativo di migliorare la qualità del servizio offerto e valorizzare l'operato dei sempre più numerosi operatori volontari presenti. A tal proposito, nell'aprile 2004 è stata pubblicata una rubrica telefonica di Locorotondo interamente realizzata da Radio Centro, con lo scopo di raggiungere un obiettivo ancora più importante: cercare di aumentare il numero di potenziali ascoltatori. In questa direzione si è provveduto anche a effettuare delle variazioni sulle frequenze utilizzate; in particolare l'impianto della 94.600 MHz è stato spostato a Selva di Fasano sugli 87.900 MHz, aumentando notevolmente il bacino di utenza, sopratutto nella zona costiera.
Il 31 ottobre 2004 è stata indetta la prima assemblea cittadina, con lo scopo di mettere al corrente la popolazione del servizio offerto da Radio Centro,raccogliere riscontri positivi, mettere in evidenza i problemi, in particolar modo economici, e cercarne possibili soluzioni.
Nel frattempo non ci si è comunque arresi di fronte alle difficoltà, e nel gennaio 2005, in seguito ad una serie di problemi e di considerazioni tecniche, si è deciso di terminare la transizione delle apparecchiature di bassa frequenza verso il digitale, in particolar modo con l'introduzione di un nuovo mixer e di una regia automatica più evoluta, in grado di venire incontro alle non comuni esigenze di gestione delle diverse fonti esterne presenti in radio (Satellite, collegamenti con le Chiese della Parrocchia, ecc.) , con indubbi vantaggi sopratutto sulla qualità dell'audio offerto.
Nel quinquennio 2001-2006, sollecitati da domande provenienti da tutte le “aree programmatiche”, con particolare rilevanza da quella “ecclesiale”, si è dovuto far fronte al potenziamento delle strutture tecniche ed alla disponibilità di nuovi operatori a misura dei programmi varati.
Le tre chiese (Addolorata, S.Rocco, Santi Medici) presso cui in determinati periodi dell'anno ed in alcuni definiti giorni della settimana si celebrano liturgie, facenti parte del patrimonio religioso-culturale della comunità locale, le si è dotate di apparecchiature in grado di collegarsi con gli studi centrali, per trasmettere in diretta le diverse celebrazioni. Sono nate due edizioni del programma “Talità Kum” curate dalla Consulta Vicariale per la pastorale della salute/sanità di Locorotondo: quella del venerdì (programma che promuove la partecipazione dei sofferenti a momenti culturali, di preghiera, di evangelizzazione, con incontri dalle case degli infermi) in onda dalle 17.30 alle 19.30; quella dell'intera mattinata del sabato dalle 8.30 alle 12.30 (programma che promuove la “cultura della vita” anche nelle situazioni di dolore, malattia, lutto, con interventi dei sofferenti dalle proprie abitazioni). Programma quest'ultimo, che ha comportato l'installazione di due linee telefoniche per il dialogo tra conduttore, ospiti in studio e due “diverse voci esterne”. In questo dialogo si è dato spazio a domande e problemi concreti relativi alla “sanità”, “servizi sociali”, “diritti alla salute”, interpellando direttamente in studio responsabili di settore. Voce sistematica è stata quella del mondo dei diversamente abili, rappresentata dal vivo, in radio, da un disabile che ha lanciato ponti lungo i quali sono pervenuti contributi non abituali per il modo ricorrente di rapportarsi, delle nostre comunità di credenti, con i “soggetti diversi”.
Sul “canale socio-politico-culturale”, dopo un'attenta lettura di quanto nelle comunità della Valle d'Itria (Locorotondo, Martina Franca, Cisternino, Fasano) veniva offerto ai
giovani in merito alla formazione di una matura coscienza alla partecipazione socio-politica, da impegnare nele proprie realtà locali, individuata la quasi totale assenza di iniziative in tale direzione, si è messo a punto un programma-progetto. Intitolato “Pensando e Parlando”, è stato proposto come esperimento di scuola socio-politico-culturale nell'ottica della “Dottrina sociale della Chiesa. Fatta dai giovani, per i giovani” della Valle d'Itria. Programma a valenza interdiocesana (Brindisi-Ostuni, Taranto, Conversano), condotto da un gruppo di gioani universitari dei comuni di Locorotondo, Martina Franca e Cisternino, facenti parte delle tre diocesi indicate; sviluppato con la trattazione a più voci di temi ben precisi, accompagnata da interviste a personaggi del mondo accademico, politico-amministrativo e sindacale; in onda il giovedì alle ore 21.00.
La collaborazione realizzata con alcuni istituti di scuola superiore su progetti autorizzati dal MIUR ha ulteriormente ampliato la funzione educativa di Radio Centro nella sua area di pertinenza.
Di pari passo con l'attenzione prestata ai “contenuti”, ci si è mossi anche sul piano tecnico, rendendo completamente digitali tutte le apparecchiature di bassa frequenza e garantendo quindi una maggiore pulizia del suono e una migliore qualità audio. L'adeguamento alla nuova normativa vigente in materia di campi elettromagnetici e la volontà di assicurare a tutti i volontari che prestano il loro servizio su Radio Centro maggiore sicurezza hanno avuto come risultato la separazione della “Sala Ponti Radio”, luogo dove si garantisce l'effettiva messa in onda per mezzo di un sistema completamente automatizzato, dalla “Sala Registrazione”, dove invece vengono realizzati i programmi in diretta.
Negli ultimi tempi è stato anche completamente aggiornato il sito internet (www.radiocentro.it), più ricco di contenuti, interviste, articoli e stralci di giornale, informazioni sull'area di copertura e sui programmi realizzati, avvisi sugli avvenimenti della Parrocchia e non, oltre alla possibilità di poterci ascoltare in streaming dovunque sia disponibile una connessione a internet.
Con le frequenze di 98.100 MHz e 101.200 Mhz, nel mentre si continua ad offrire il proprio servizio alle comunità della Valle d'Itria, si ha la gioia e la responsabilità di compiere nel 2007 vent'anni di attività.
All'interno di questo cammino, pur di fronte ad una più complessa mappa di difficoltà, data la novità e diversità delle "richieste" insite nell'esperienza da affrontare; pur nella consapevolezza di una situazione di isolamento, almeno allo stato iniziale, si è ritenuto doveroso - negli anni '80 - aprire un nuovo capitolo del come essere realtà ecclesiale nell'oggi, nel territorio di Locorotondo e dintorni: una concreta presenza nei media con una "radio comunitaria" parrocchiale: RADIO CENTRO.
E' nata nel 1987, per conto della parrochhia S. Giorgio Martire, con unaprogrammazione ridotta ed esclusivamente religiosa che, gradualmente, si è aperta a temi e problemi culturali e sociali, assumendo l'obiettivo globale di contribuire ad un più partecipato e comunicato essere Chiesa nell'oggi, alla crescita civile della comunità locale attraverso un costruttivo dialogo con le diverse "voci" e realtà presenti nel territorio.
Presso il "Centro Parrocchiale Don Lisi", a totale carico della parrocchia, con una essenzialissima apparecchiatura, il servizio di alcuni laici ha espresso per i primi tre anni un'attività quotidiana, prevalentemente pomeridiana, limitata ad un numero di ore non superiore a quello richiesto dalla messa in onda del S. Rosario, S. Messa e qualche programma di natura ecclesiale.
Nel 1990 le si è dato uno statuto ed un'organizzazione secondo quanto richiesto dalla legislazione per l'ottenimento della concessione alla radiodiffusione, come radio "comunitaria".
Per far fronte agli adempimenti previsti dalle leggi nazionali per le emittenti, ci si è fatti carico sia sul piano tecnico che organizzativo-programmatico di oneri sempre più gravosi.
Per la disponibilità del "personale" necessario si è via via passati dall'operatore tutto fare alla ricerca di presenze differenziate: tecnici ed autori-conduttori di programmi (con o senza l'apporto di gruppi parrocchiali).
Chi aveva assunto la responsabilità di conduzione generale dell'emittente ha dovuto misurarsi non solo con i risvolti interni - intraecclesiali - dell'attività, ma soprattutto con quelli esterni, regolati da leggi caotiche e situazioni di "mercato" capestro per i più deboli del settore.
L'adeguamento parziale delle apparecchiature e di impianti alle esigenze della nuova programmazione ed effettiva ricezione del "segnale" in tutto il territorio di pertinenza - comuni di Locorotondo, Martina, Cisternino, parzialmente Fasano, Alberobello, Ceglie, Ostuni - ha dato il via ad un crescente flusso di spese rivelatosi non più sostenibile se non sorretto, sia pure dopo la completa ristrutturazione, da un adeguato sostegno di varia natura.
In attesa di ottenere - dopo il biennio di concessione provvisoria - la definitiva concessione governativa all'emissione della radiodiffusione, si è operato a partire dal luglio 1993 lungo due direzioni:
• la sperimentazione di un'autonoma produzione di programmi al limite massimo delle proprie possibilità;
• l'adesione al nucleo delle radio ecclesiali della diocesi di Conversano - Monopoli per poter usufruire - dopo l'acquisto delle necessarie apparecchiature - di una programmazione computabile per il monte ore richiesto dalla legge - senza rinunciare alle ore producibili in proprio.
Il biennio '94 - '95 ha segnato:
• la realizzazione di un palinsesto quotidiano sempre più stabile, con pogrammi a valenza ecclesiale e civile, diffusi sulle frequenze 94.600 e 98.300 MHz secondo questi orari: dalle ore 08.00 alle 13.00 attinti al Network di Conversano - Monopoli - "Radio Amicizia"-; dalle 13.00 alle 20.00 autoprodotti; oltre le 20.00 attinti ancora a Radio Amicizia;
• il completo rifacimento e la risotazione dello studio operativo secondo criteri di funzionalità professionale.
Nel biennio '95 - '96 a fronte:
• della precarietà ed intermittenza con cui Radio Amicizia faceva pervenire il suo "segnale" nelle ore convenute;
• della autonoma acquisita possibilità - giuridica e tecnica - di ripetere i programmi della Radio Vaticana direttamente (senza ricorrere a Radio Amicizia);
• dell'accresciuta capacità produttiva ed erogativa dei programmi autonomi;
ci si è avviati verso il giro di boa del 10° anno di vita con la messa a punto - e sperimentazione - di un palinsesto quotidiano con cui Radio Centro era in grado di offrire il suo servizio 24 ore su 24.
Possibilità raggiunta avendo creduto e sperimentato, anno dopo anno, sempre di più, l'effettiva valenza del servizio radiofonico ai fini di uno stare oggi con la comunità ecclesiale "dentro" la concreta realtà umana del territorio, per illuminarne il suo sentire, pensare e scegliere.
Alla logica delle amplificazioni magisteriali sui media prive di sbocchi, dinamiche pastorali conseguenti, si era preferita quella, costosa ma storicamente doverosa, dei passi quotidiani armonici nei diversi piani di intervento, relativi al mezzo mediatico scelto per stare "nella storia tra la gente".
Il traguardo raggiunto si è però subito prospettato come impegno assumibile per il futuro, se nel frattempo si fossero determinate condizioni tali da rompere l'isolamento con cui la Parrocchia S. Giorgio Martire aveva dovuto far fronte alle diverse esigenze emerse, peraltro fatte presenti in sede diocesana, ma rimaste a suo esclusivo carico.
Si è fatto il punto dell'esperienza maturata nel decennio e ci si è interrogati concretamente sulle prospettive future, in occasione di un incontro specifico tenutosi a Locorotondo con l'arcivescovo Todisco il 2 febbraio del 1997.
Il cammino già percorso è risultato in piena sintonia con le scelte pastorali caratterizzanti la storia della chiesa Locorotondese negli ultimi 25 anni, nel suo sforzo permanente di riconsiderarsi e riprogettarsi come chiesa vivente nell'oggi a servizio della comunità locale.
E' emerso rilevante il coinvolgimento delle oltre 40 persone - con felice sorpresa, riconosciute dall'arcivescovo non appartenenti al pianeta delle "solite facce" - tutte necessarie, nella diversità e consistenza di apporti, alla realizzazione dei vari programmi, concreta espressone di una presenza - a giudizio dell'arcivescovo - significativa oltre che per lo sbocco operativo, per la trama di relazioni interpersonali da tessere e ritessere.
E' stata riscontrata sufficientemente rappresentativa della domanda , problematiche, interessi dei potenziali ascoltatori, la programmazione varata ed in onda lungo tre canali:
• quello ecclesiale (di un sapersi "raccontare" come chiesa a servizio della gente in mezzo a cui si vive; momenti di preghiera comunitaria, di via liturguca, di riflessione spirituale, di illustrazione dei documenti magisteriali, di informazione missionaria, vita della chesa diocesana e vicariale, nei suoi molteplici dinamismi feriali e festivi, "a vantaggio di una Storia che può essere ancora riscattata dalla forza della carità pastorale");
• quello socio-culturale, politico e informativo (problemi, fatti, personaggi, interessi vari a valenza locale anzitutto ma anche nazionale, vagliati a più voci);
• quello d'impostazione giovanile e d'intrattenimento (musica varia, temi ambientali, sport, personaggi e problemi giovanili).
Vengono individuate come "domande" ineludibili per una "ripartenza" sicura ed un servizio complessivamente più fruito e qualificato:
• l'attivazione di un'organica serie di incontri con le istituzioni, associazioni locali per sollecitare rapporti più continui e ribadire l'identità di Radio Centro;
• la ricerca, attraverso un sondaggio, di indicatori della effettiva fruizione dei programmi con relativi giudizi - di massima - sui medesimi;
• l'utilizzo di strumenti ed iniziative di formazione adeguati per gli operatori del settore;
• l'acquisto di una regia automatica per la messa in onda della nuova programmazione;
• un sostegno finanziario da parte della diocesi;
Sulla base di queste indicazioni ed a seguito dell'acquisto della regia automatica si è operato: riconsiderando i singoli programmi in rapporto alla loro effettiva rappresentatività dei settori e temi di riferimento; assumendo come criterio guida per il reperimento di nuovi operatori, a copertura delle cicliche indisponibilità, il coinvolgimento per "contagio" personale, affidando l'acqisizione delle capacità di utilizzo delle nuove apparecchiature ad un "tecnico" interno in grado di svezzare gradualmente gli amici collaboratori.
L'adesione al consorzio radio cattoliche di Blu Sat 2000, come l'inclusione di una fascia di programmi della stessa emittente nel palinsesto feriale-festivo di Radio Centro, ha costituito un aspetto molto significativo della "ripartenza".
Nel corso dell'estate 2000, per una valutazione ad ampio raggio della funzione svolta nell'arco di oltre un decennio, della fruizione effettiva dei vari programmi, della riconosciuta qualità degli stessi, delle variazioni ed integrazioni da apportare, si è distribuito un apposito articolato questionario che ha offerto chiare indicazioni sulle prospettive future entro cui continuare ad offrirlo.
Sono risultate positive quelle sul valore attribuito e sperimentato sul servizio erogato, proibitive quelle sulle condizioni operative future, soprattutto dal punto di vista economico.
In consonanza comunque con lo spirito di fondo dell'intera esperienza maturata, oltre che come risposta al sondaggio effettuato, nel corso del 2001 si è di fatto potenziato il raggio di emittenza di Radio Centro, con l'acquisizione di una nuova frequenza -- la 99.100 MHz - aggiornata la dotazione delle apparecchiature con l'acquisto di una nuova regia automatica, riconsiderata l'intera programmazione con la messa a punto di un palinsesto più ricco e rispondente all'identità dell'emittente.
La crescita è stata consistente e costante, certamente non priva di difficoltà, nel tentativo di migliorare la qualità del servizio offerto e valorizzare l'operato dei sempre più numerosi operatori volontari presenti. A tal proposito, nell'aprile 2004 è stata pubblicata una rubrica telefonica di Locorotondo interamente realizzata da Radio Centro, con lo scopo di raggiungere un obiettivo ancora più importante: cercare di aumentare il numero di potenziali ascoltatori. In questa direzione si è provveduto anche a effettuare delle variazioni sulle frequenze utilizzate; in particolare l'impianto della 94.600 MHz è stato spostato a Selva di Fasano sugli 87.900 MHz, aumentando notevolmente il bacino di utenza, sopratutto nella zona costiera.
Il 31 ottobre 2004 è stata indetta la prima assemblea cittadina, con lo scopo di mettere al corrente la popolazione del servizio offerto da Radio Centro,raccogliere riscontri positivi, mettere in evidenza i problemi, in particolar modo economici, e cercarne possibili soluzioni.
Nel frattempo non ci si è comunque arresi di fronte alle difficoltà, e nel gennaio 2005, in seguito ad una serie di problemi e di considerazioni tecniche, si è deciso di terminare la transizione delle apparecchiature di bassa frequenza verso il digitale, in particolar modo con l'introduzione di un nuovo mixer e di una regia automatica più evoluta, in grado di venire incontro alle non comuni esigenze di gestione delle diverse fonti esterne presenti in radio (Satellite, collegamenti con le Chiese della Parrocchia, ecc.) , con indubbi vantaggi sopratutto sulla qualità dell'audio offerto.
Nel quinquennio 2001-2006, sollecitati da domande provenienti da tutte le “aree programmatiche”, con particolare rilevanza da quella “ecclesiale”, si è dovuto far fronte al potenziamento delle strutture tecniche ed alla disponibilità di nuovi operatori a misura dei programmi varati.
Le tre chiese (Addolorata, S.Rocco, Santi Medici) presso cui in determinati periodi dell'anno ed in alcuni definiti giorni della settimana si celebrano liturgie, facenti parte del patrimonio religioso-culturale della comunità locale, le si è dotate di apparecchiature in grado di collegarsi con gli studi centrali, per trasmettere in diretta le diverse celebrazioni. Sono nate due edizioni del programma “Talità Kum” curate dalla Consulta Vicariale per la pastorale della salute/sanità di Locorotondo: quella del venerdì (programma che promuove la partecipazione dei sofferenti a momenti culturali, di preghiera, di evangelizzazione, con incontri dalle case degli infermi) in onda dalle 17.30 alle 19.30; quella dell'intera mattinata del sabato dalle 8.30 alle 12.30 (programma che promuove la “cultura della vita” anche nelle situazioni di dolore, malattia, lutto, con interventi dei sofferenti dalle proprie abitazioni). Programma quest'ultimo, che ha comportato l'installazione di due linee telefoniche per il dialogo tra conduttore, ospiti in studio e due “diverse voci esterne”. In questo dialogo si è dato spazio a domande e problemi concreti relativi alla “sanità”, “servizi sociali”, “diritti alla salute”, interpellando direttamente in studio responsabili di settore. Voce sistematica è stata quella del mondo dei diversamente abili, rappresentata dal vivo, in radio, da un disabile che ha lanciato ponti lungo i quali sono pervenuti contributi non abituali per il modo ricorrente di rapportarsi, delle nostre comunità di credenti, con i “soggetti diversi”.
Sul “canale socio-politico-culturale”, dopo un'attenta lettura di quanto nelle comunità della Valle d'Itria (Locorotondo, Martina Franca, Cisternino, Fasano) veniva offerto ai
giovani in merito alla formazione di una matura coscienza alla partecipazione socio-politica, da impegnare nele proprie realtà locali, individuata la quasi totale assenza di iniziative in tale direzione, si è messo a punto un programma-progetto. Intitolato “Pensando e Parlando”, è stato proposto come esperimento di scuola socio-politico-culturale nell'ottica della “Dottrina sociale della Chiesa. Fatta dai giovani, per i giovani” della Valle d'Itria. Programma a valenza interdiocesana (Brindisi-Ostuni, Taranto, Conversano), condotto da un gruppo di gioani universitari dei comuni di Locorotondo, Martina Franca e Cisternino, facenti parte delle tre diocesi indicate; sviluppato con la trattazione a più voci di temi ben precisi, accompagnata da interviste a personaggi del mondo accademico, politico-amministrativo e sindacale; in onda il giovedì alle ore 21.00.
La collaborazione realizzata con alcuni istituti di scuola superiore su progetti autorizzati dal MIUR ha ulteriormente ampliato la funzione educativa di Radio Centro nella sua area di pertinenza.
Di pari passo con l'attenzione prestata ai “contenuti”, ci si è mossi anche sul piano tecnico, rendendo completamente digitali tutte le apparecchiature di bassa frequenza e garantendo quindi una maggiore pulizia del suono e una migliore qualità audio. L'adeguamento alla nuova normativa vigente in materia di campi elettromagnetici e la volontà di assicurare a tutti i volontari che prestano il loro servizio su Radio Centro maggiore sicurezza hanno avuto come risultato la separazione della “Sala Ponti Radio”, luogo dove si garantisce l'effettiva messa in onda per mezzo di un sistema completamente automatizzato, dalla “Sala Registrazione”, dove invece vengono realizzati i programmi in diretta.
Negli ultimi tempi è stato anche completamente aggiornato il sito internet (www.radiocentro.it), più ricco di contenuti, interviste, articoli e stralci di giornale, informazioni sull'area di copertura e sui programmi realizzati, avvisi sugli avvenimenti della Parrocchia e non, oltre alla possibilità di poterci ascoltare in streaming dovunque sia disponibile una connessione a internet.
Con le frequenze di 98.100 MHz e 101.200 Mhz, nel mentre si continua ad offrire il proprio servizio alle comunità della Valle d'Itria, si ha la gioia e la responsabilità di compiere nel 2007 vent'anni di attività.
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